martedì 11 febbraio 2014

Cartografia storica 1. Quando il mondo non era ancora una certezza. Il primo meridiano e il primo parallelo


Ci avete mai pensato?
Quand'è che nasce l'idea del mondo e quando quella della sua forma?
Alla prima domanda non saprei cosa rispondere, non credo ci siano ancora risposte ufficiali in questo senso, alla seconda posso provarci.
Ebbene l'idea della forma del mondo nasce con la necessità di misurare, controllare e classificare il luogo in cui si vive.
E' un'idea ovvio, come idea era la geografia dell'antinchità, tutta filosofica, perché era disciplina propria dei filosofi.
E io me li immagino questi signori, tutti presi a confabulare sul modo in cui debba essere rappresentato idealmente il mondo.
Sì idealmente, perché a nessuno in tempi remoti, era mai passato per la testa di mettere su carta -o il supporto che avevano- la loro idea di mondo.
Nella Grecia antica, culla della civiltà e del pensiero geografico, non si poteva andare in nessun posto con un click, non c'erano abbastanza mezzi per poter esplorare come si deve il pianeta.
E i viaggiatori -mercanti, soldati, vagabondi ogni genere e risma- , se fortunati, tornavano con strani resoconti di luoghi molto freddi, o molto caldi, o di donne pelose, che poi venivano classificati e ragionati dagli eroici filosofi che discettavano della misura del mondo.
Insomma, si cercava di darsi da fare col pensiero scientifico ma si lavorava anche molto di fantasia.
I resoconti dei viaggiatori, per quando potessero essere precisi, passavano spesso di bocca in bocca, di orecchio in orecchio e -come nel fatidico gioco del telefono senza fili- si tramutavano inevitabilmente in altro.
Ecumene: la porzione di Terra conosciuta veniva raccontata con questa parola e fuori di essa c'era il mistero.
Si iniziò di prendere le misure al pianeta quando, dopo essere stato raccontato in tutte le salse ed elencato a non finire, Dicearco da Messina sentenziò che era forse giunto il momento di tirare una linea di riferimento su una carta -dell'Ecumene appunto- e lo fece disegnandone una che andava dalle Colonne d'Ercole fino al caucaso indiano e un'altra ortoganale -verticale insomma- che andava da nord a sud.
Convinto sostenitore della sfericità del pianeta, tirò queste linee da ovest a est passando naturalmente per Atene, e da nord a sud,  divennero le prime linee di parallelo e meridiano della storia.
Sua, insieme ad altri illustri colleghi che se cercate su wikipedia li trovate tutti, fu anche l'idea di effettuare della misurazioni effettive della circonferenza del pianeta.









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